domenica 23 maggio 2010

BALMORHEA “CONSTELLATIONS”




BALMORHEA
Constellations
(Western Vinyl) 2010



Ad ulteriore conferma della notevole vitalità espressiva e prolificità della band Texana, nel giro di appena dodici mesi è già tempo per un nuovo album, il quarto in quattro anni: con i suoi trentotto minuti, Constellations è il lavoro più breve dei Balmorhea e fin dalle intenzioni dei suoi autori si atteggia in termini decisamente minimali.
Un album complesso nella propria essenzialità; un disco scarno e spoglio come un albero autunnale, ma cerebrale, difficile, ricco di suggestioni e sensazioni vive come quelle suscitate da una passeggiata solitaria in un paesaggio freddo e innevato o da uno sguardo rivolto verso un cielo stellato.
Note acustiche quasi in sottofondo, tiepidi accenni folk, lontanissimi echi post-rock, piéce pianistiche ricche di intensità e afflato emotivo, variazioni nervose e improvvise di archi, ma tutto sempre in punta di piedi sul filo dell’equilibrio, in un intimismo puro e soave, che lascia col fiato sospeso come un dolce gioco fatto di tensione e brivido.
Nove brani per un album che è tanto scorrevole quanto intenso, tanto arcano e profondo quanto lieve, conciliante nell’ascolto. Pur essendo inequivocabilmente un elogio della notte, non c’è angoscia in queste note, non c’è tristezza, ma solo la calma quieta e pacifica di una spiritualità elevatasi a flusso cosmico.
I mille dettagli rifiniti dal cesello sapiente dei Balmorhea fanno di Constellations una nuova prova di altissimo livello che conferma l'unicità in divenire di un'esperienza artistica fuori dal tempo che, coniugando perfezione formale e capacità comunicativa, resta fedele alla propensione di Rob Lowe e Michael Muller a mettersi in discussione album dopo album, sia dal punto di vista dell'articolazione strumentale che dell'ininterrotta esplorazione di sospensioni temporali e registri compositivi.
Un autentico capolavoro.