sabato 31 gennaio 2009

Marlene Kuntz. THE BEST OF.

Sono stati per anni una band di culto, con un ristretto ma affezionatissimo pubblico. Dopo vent’anni di carriera musicale e quindici di produzioni discografiche esce “Best Of”, il primo best ufficiale dei Marlene Kuntz, la band italiana, alternativa per eccellenza, che ha saputo coniugare perfettamente qualità artistica e successo commerciale.
Partiti da un sound che ha le sue radici nel rock alternativo americano, stile Sonic Youth e Butthole Surfers, i Marlene Kuntz sono approdati nel corso della loro esperienza artistica a sonorità più intimiste e cantautorali, mantenendo comunque il loro stile innovativo, divenuto nel panorama della musica italiana un vero e proprio marchio di fabbrica.
Per quanto l’idea di una raccolta di successi sia piuttosto lontana dagli ideali musicali del leader Cristiano Godano e dei suoi compagni d'avventura. È il cantante e chitarrista stesso a sottolinearlo: "I best of sono per lo più operazioni discografiche. Di solito non è il gruppo a sentirne l’esigenza". Ma ci tiene a puntualizzare: "Non ci dissociamo da questa operazione, anzi sono intrigato dal fatto che ci sia un nostro best in giro. È come la consacrazione di un percorso". Il Best of contiene diciassette brani, di cui tredici sono presi dai sette album di studio incisi tra il 1994 e il 2007, a partire da Catartica fino a Uno: "Non è stato facile scegliere i pezzi -prosegue Godano- se ci avessero lasciati soli a decidere saremmo ancora qui". E aggiunge il chitarrista Riccardo Tesio "varie canzoni significative ma di lunga durata sono state escluse per pure ragioni di minutaggio" (questa è sincerità e va apprezzata).
Il Best of racconta, in ogni caso, della traiettoria seguita negli anni dai Marlene Kuntz, dagli esordi più duri fino alla recente svolta intimista. Poi c’è l’inedito, intitolato Il pregiudizio, brano nato mentre Godano stava raccogliendo idee per un nuovo disco: "Il testo parte come riflessione sulla negatività del pregiudizio, come si evince dalle strofe. Poi, quando arriva il ritornello, non riesco effettivamente a parlarne male fino in fondo, poiché tutti siamo, prima o poi, inevitabilmente passibili di pregiudizio, anche solo per ragioni culturali o per il fatto di nascere in un luogo piuttosto che in un altro". Come detto, la raccolta comprende anche tre cover. Ecco come Godano spiega questa scelta insolita per un greatest hits: "È stata una chance di incuriosire. E in questo modo non ci siamo fermati a una semplice autocelebrazione". Due di queste cover sono nate quasi per caso: Impressioni di settembre della PFM è stata eseguita per la prima volta dai Marlene Kuntz durante una puntata della trasmissione televisiva Scalo 76 assieme a Francesco Renga, su consiglio di quest’ultimo. La verità di Giorgio Gaber era stata invece commissionata loro per la colonna sonora del film documentario Checosamanca. La versione di Non gioco più di Mina, per la quale la band ha ricevuto i complimenti dalla stessa Tigre di Cremona, invece, "è stato un tentativo bizzarro di misurarsi con qualcosa di lontano dalla nostra sensibilità". In ogni caso, è risultato talmente stimolante lavorare a partire da canzoni altrui, che per il futuro Cristiano non esclude un album di sole cover.

T R A C K L I S T
1. FESTA MESTA - “Catartica” (1994)
2. CANZONE DI OGGI - “Che Cosa Vedi” (2000)
3. RETRATTILE - “Il Vile” (1996)
4. NUOTANDO NELL’ARIA - “Catartica” (1994)
5. NON GIOCO PIÙ cover di Mina
6. BELLEZZA - “Bianco Sporco” (2005)
7. LA CANZONE CHE SCRIVO PER TE - “Che Cosa Vedi” (2000)
8. LA LIBERTÀ cover di Giorgio Gaber
9. MUSA - “Uno” (2007)
10. IL PREGIUDIZIO nuovo brano inedito
11. LA LIRA DI NARCISO - “Bianco Sporco” (2005)
12. L’ODIO MIGLIORE - “Ho Ucciso Paranoia” (1999)
13. COME STAVAMO IERI - “Come Di Sdegno” (1998)
14. UNO - “Uno” (2007)
15. FINGENDO LA POESIA - “Senza Peso” (2003)
16. SCHIELE, LEI, ME - “Senza Peso” (2003)
17. IMPRESSIONI DI SETTEMBRE cover della PFM

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NOTA PERSONALE: "Nuotando nell'aria" è LA CANZONE.
http://www.youtube.com/watch?v=HDmB-90q4ok
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