giovedì 28 ottobre 2010

Sufjan Stevens: genio o follia?




Sufjan Stevens


che dire di uno che si chiama Sufjan Stevens...


una comune recensione partirebbe col dire che è un cantautore folk americano eclettico che mescola arrangiamenti orchestrali con sonorità jazz , musical, swing e cori tradizionali.


Oppure un tizio fuori di testa che nel 2003 dichiara di comporre un disco per ognuno dei 50 stati americani.




Resta il fatto innegabile che Sufian sia un autore assolutamente singolare, nel senso che non è possibile, a mio avviso, catalogarlo in nessun modo. Nel senso che è un cantautore che reinventa il folk, è un musicista d’avanguardia, è un rocker alternativo, un compositore colto, un musicista pop, a seconda del progetto nel quale decide di mettere l’anima e cervello... magari un pochettino "suonato"... un artista in continua evoluzione.


Dopo il suo esordio nel 2010 è tornato a stupire come sempre riscrivendo le regole della musica e della discografia. Ma forse quello che ha fatto questa volta le supera tutte: pubblicare un EP a sorpresa, il giorno stesso del suo annuncio. E non un EP qualunque: 8 canzoni per ben 60 minuti di musica, roba che negli anni '60-'70 ci avrebbero fatto due dischi. All Delighted People EP. Il lavoro, melodico e delicato, è stato reso disponibile in streaming gratuito sul Bandcamp (il futuro della promozione musicale).


Preludio al nuovo album???


Neppure per sogno... il 12 ottobre esce The Age Of Adz che non contiene neppure un brano del EP, un terremoto sonoro fondamentalmente elettronico e schizofrenico.Un lavoro pop orchestrale del terzo millennio. Ti potrebbe non piacere, ma non lo puoi non ascoltare!!!


Questa è la la magniloquenza che da sempre contraddistingue Sufjan Stevens e le sue follie.




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